Gli italiani che decideranno di andare in vacanza dovranno fare i conti con ulteriori aumenti e rincari. Ecco le inquietanti stime di agosto
Estate, tempo di caldo e mare. Agosto, invece, di ferie e vacanze, ma anche di rincari, piuttosto importanti. Le stime che riguardano i mesi che stiamo vivendo e che vivremo non sono affatto incoraggianti e, anzi, ci dicono che sarà sempre più esoso per gli italiani godersi le meritate ferie. Ecco quello che c’è da sapere per evitare il salasso.
Da mesi, anzi, da anni, il nostro Paese vive una crisi economica molto preoccupante. L’inflazione ha eroso e sta erodendo il potere d’acquisto degli italiani. Non vi è settore che non sia stato interessato da aumenti e rincari importanti. Si va da costi energetici, con le bollette di luce e gas sempre più pesanti. E che dire del costo dei carburanti: diesel e benzina, soprattutto in autostrada, sono costantemente sopra i due euro al litro.
I governi che si sono succeduti hanno, in questi anni, elargito diversi bonus e istituito diverse agevolazioni, anche sui beni di prima necessità (anch’essi interessati dagli aumenti), ma le misure sembrano essere state dei meri palliativi, dato che le problematiche sono rimaste e, se possibile, si sono anche acuite.
I rincari dell’estate 2024
Siamo oggi nel bel mezzo dell’estate 2024, che non fa affatto eccezione rispetto al trend di cui vi abbiamo parlato fin qui. Anzi. Chi desidera (legittimamente!) godersi le ferie dovrà mettere in conto di mettere a bilancio – personale e familiare – cifre molto importanti, soprattutto per ciò che concerne il mese di agosto, che si avvicina sempre di più. Secondo Federconsumatori, infatti, una famiglia di quattro persone potrebbe arrivare a spendere oltre 6300 euro per qualche giorno al mare, mentre per una vacanza in montagna il costo si attesta intorno ai 4600 euro.
Sempre secondo i dati divulgati dall’associazione che, da anni, si batte per i diritti di cittadini e consumatori, le vacanze al mare vedono un aumento del 10%, mentre le destinazioni montane registrano un incremento del 4%. Gli stabilimenti balneari, i trasporti, i ristoranti e gli alberghi sono tutti soggetti a rialzi significativi: gli stabilimenti balneari segnano un +5,2%, i ristoranti un +7%, e gli alberghi addirittura un +17%.
Si parlava prima dei costi dei carburanti, ma non pensiate che i trasporti non abbiano problemi similari. I viaggi in treno vedono un incremento dell’11%, mentre i voli nazionali salgono del 12%. I voli internazionali, che avevano già prezzi elevati, aumentano di un ulteriore 13%. La difesa degli italiani, dunque, sarà quella di fare vacanze più brevi, per farle gravare di meno su portafogli e conto in banca. Il 52,7% dei vacanzieri opterà per soggiorni brevi, limitandosi a una durata di 3-5 giorni.