Dopo i primi due casi registrati in Lombardia cresce l’allarme per la febbre Oropouche: ecco tutto quel che c’è da sapere.
La febbre Oropouche è una malattia virale trasmessa principalmente dalle punture di piccoli insetti, come le zanzare del genere Culex e i moscerini del genere Culicoides, e caratterizzata da sintomi simil-influenzali quali febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e articolari, nausea, vomito e fotofobia. Ora è arrivata anche da noi: vediamo insieme come riconoscerla e come difendersi.
In realtà è da diversi mesi che l’Oropouche ha attirato l’attenzione internazionale, complice un aumento significativo dei casi in vari paesi dell’America Latina e dei Caraibi. In particolare, il Brasile ha registrato oltre 6.900 casi confermati nel 2024, con la trasmissione rilevata in almeno nove stati al di fuori della regione amazzonica.
L’Organizzazione Panamericana della Sanità (PAHO) ha intensificato la sorveglianza e ha organizzato workshop internazionali per migliorare la risposta al virus, coinvolgendo esperti di vari paesi dell’America Latina. Un altro focolaio critico è a Cuba, dove sono stati rilevati i primi casi di febbre Oropouche nel maggio scorso, con 74 casi confermati nelle province di Santiago de Cuba e Cienfuegos, e il rischio concreto di una vera e propria escalation a causa dell’alta suscettibilità della popolazione cubana. E l’Italia?
La febbre Oropouche dalla A alla Z
L’Oropouche Virus, rilevato per la prima volta nel 1955 a Trinidad e Tobago, ha causato epidemie sporadiche in vari paesi sudamericani, tra cui Brasile, Bolivia, Colombia, Perù e ora anche Cuba. Gli esperti raccomandano di rafforzare la sorveglianza e le misure di controllo dei vettori per mitigare la diffusione del virus, specialmente in un contesto dove altre malattie come dengue, chikungunya e zika sono già prevalenti.
In Italia, grazie al lavoro dell’équipe dell’Unità di Bioemergenze dell’ASST Fatebenfratelli Sacco a Milano, è stato messo a punto un test in grado di diagnosticare l’infezione. Ed è proprio questo test che ha portato alla diagnosi dei primi due casi in Lombardia (per un totale di 4 a livello nazionale). L’Oropouche è stata riscontrata in soggetti rientranti dal Brasile e da Cuba.
Nonostante l’assenza di un vaccino specifico o di un trattamento antivirale per la febbre Oropouche, le autorità sanitarie stanno promuovendo misure preventive, come l’uso di repellenti per insetti, la protezione personale e il controllo delle popolazioni di vettori. Oltre a distribuire reagenti e fornire supporto tecnico per il rilevamento molecolare del virus, al fine di migliorare le capacità diagnostiche. La situazione richiede una risposta coordinata e capillare da parte delle autorità sanitarie per prevenire ulteriori focolai e ridurre l’impatto della febbre Oropouche sulla salute pubblica a livello globale.